I content creator coinvolti nell’incidente hanno chiuso i loro profili social ma stanno continuando a guadagnare con le views su Youtube.
Il piccolo Manuel è stato ucciso dal Suv Lamborghini dei ‘The Borderline’. Il gruppo di youtuber romani ha travolto la macchina del bimbo di 5 anni, guidata dalla madre di 29 anni e con a bordo la sorella di 3. Una vera e propria tragedia, causata, probabilmente, dal fatto che i content creator stessero registrando un nuovo video per il loro canale.
I ‘The Borderline’ avevano ammesso di voler emulare Mr Beast, lo youtuber più seguito al mondo, e stavano proponendo ‘challenge‘ sempre più estreme per tentare di raggiungerlo. Le ’50 ore in Lamborghini’ probabilmente non saranno mai pubblicate sul web ma l’attenzione mediatica attorno all’incidente stradale ha comunque aumentato a dismisura il numero dei loro seguaci.
I nuovi follower
Alla guida del Suv che ha ucciso il piccolo Manuel c’era Matteo Di Pietro, membro 20enne dei ‘The Borderline’, trovato positivo alla cannabis appena dopo l’incidente. Lo youtuber ha cancellato tutti i suoi post sui social e reso privato il suo profilo. Una decisione probabilmente suggerita dal suo avvocato. I content creator hanno anche rimosso alcuni video dal loro canale: in particolare si tratta delle altre sfide in cui si doveva restare per più di due giorni a bordo della stessa auto.
I loro contenuti, comunque, stanno continuando ad essere monetizzati e a beneficiare dalla grande attenzione mediatica che hanno ricevuto. L’opinione pubblica vorrebbe che il canale dei ‘The Borderline’ sparisse, nel rispetto della vita scomparsa.